mercoledì 17 luglio 2013

BMW i3: concentrato di futuro

Pre-produzione BMW i3 : struttura in fibra di carbonio
Il nuovo è spesso presentato e contrabbandato come futuro. Con la nuova i3, non c’è invece alcun dubbio. E’ un concentrato di tecnologia che mostra chiaramente come BMW intenda il futuro della mobilità.  Siamo soliti associare l’elettrico al solo concetto di  “zero emissioni”, commettendo in questo modo un grosso errore di valutazione, per due motivi : 1) perché le emissioni spesso
sono solo spostate dallo scarico delle auto alle ciminiere di produzione dell’energia con cui ricarichiamo le batterie di bordo dell’auto elettrica, 2) perché, in questo specifico caso, ma non è il solo, non si assegna il dovuto peso a tutto il pacchetto tecnologico di cui è dotato il mezzo;  un veicolo, nel quale l’aspetto “green”, che è indubbiamente di notevole rilievo, di fatto rappresenta semplicemente un “di cui” di tutta la tecnologia che permea la i3.
La mobilità elettrica sta portando a ripensare la progettazione della vettura. Fino ad oggi abbiamo visto semplicemente dei trapianti di trazione elettrica su vetture tradizionali. Una forma di sperimentazione semplificata per sviluppare il sistema dell’elettrificazione più velocemente e a costi più accessibili. Invece, le possibilità offerte dall’elettrico per ridisegnare completamente l’architettura dell’auto sono ancora tutte da scoprire ! Eliminando il motore a scoppio con i relativi sistemi accessori come aspirazione, scarico,marmitta catalittica, serbatoio del carburante ed i vincoli volumetrici legati al posizionamento degli stessi è intuitivo capire come progettisti e designer siano davanti alla possibilità di “reinventare” l’auto. La i3 è la prova che questa fase è cominciata ! Due sono i pilastri su cui poggia la vision proposta : quelli che BMW chiama LifeDrive Architecture  e  eDrive technology .
Scorro, solo a volo d’uccello, la tecnologia presente su questa vettura, sulla quale mi soffermerò più avanti, in altri post. Voglio solo indicare alcuni temi di cui ci troveremo sempre più spesso  a parlare. In primis, la riduzione del peso. L'adozione di una "cellula abitativa" in fibra di carbonio (CFRP) per massima leggerezza e rigidezza torsionale, e largo impiego di alluminio e magnesio, ha portato a raggiungere una massa  di 1.195 kg :  la vettura è più leggera rispetto a veicoli più compatti, offrendo molto più spazio per abitabilità e comfort. Il motore elettrico sincrono ha una potenza di 125 kW/170 CV con una coppia massima di 250 Nm e consente di accelerare da 0 a 100 km / h in meno di sette secondi. Un avanzatissimo sistema di recupero dell’energia avviene poi attraverso il pedale dell’acceleratore che non appena viene rilasciato mette il sistema subito in modalità “recupero”. Il pacco batterie ha una massa di 230 kg , è posizionato in basso nel pianale, per favorire la maneggevolezza ed è in grado di assicurare un’ autonomia di oltre 160 km. E’ poi lunga la lista dei sistemi di sicurezza e controllo quali ad esempio:  DSC (Dynamic Stability Control),  Cornering Brake Control (CBC) e  Dynamic Brake Control (DBC), …. Un capitolo a parte poi richiederà la tecnologia “ConnectedDrive” che include  il C2C ed il C2X (la comunicazione tra veicoli e tra veicolo e infrastrutture) e l’infoteinement. L’elettrico sta disegnando il suo percorso e le case leader dell’automotive stanno mostrando grande padronanza e controllo sia della tecnologia di prodotto che di quella della produzione. E’ ora compito della politica, con la “P” maiuscola,  intercettare le esigenze e predisporre le infrastrutture e gli accordi per accogliere quella che, di fatto, non è una semplice rivoluzione green ma una vera rivoluzione tecnologica capace di cambiare realmente il volto della mobilità urbana. Attenzione ! Anche i manager dell’auto devono essere consapevoli  che l’aspetto “green” dell’elettrico, molto importante per la grande città, è solo un “di cui” delle sue potenzialità. Diventa quindi fondamentale pensare sempre di più all’elettrico come un ponte tecnologico che si sta aprendo al Trasporto Intelligente: la mobilità urbana di domani.
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